INVITO ALLA CITTADINANZA
La Conferenza stampa di presentazione del Comitato di #Manfredonia per il NO al #referendum è stata fissata per giovedi 22 settembre 2016 ore 18.45 presso la Saletta Polivalente della Biblioteca Comunale di Manfredonia
Manifesto del No Referendum Riforme Costituzionali (taglio del Senato ELETTIVO)
Una riforma che divide il paese, La riforma della Costituzione, che regola la democrazia del Paese, non dovrebbe
essere strumento di divisione. Invece Renzi ne ha fatto una questione personale,
fino a collegare la vittoria del “No” nel referendum alle sue dimissioni.
L’attuale Parlamento è delegittimato a modificare la Costituzione
La riforma costituzionale su cui si voterà in autunno, è stata approvata da un
Parlamento formato tutto da "nominati" dai partiti, già giudicato non
rappresentativo della volontà popolare da una sentenza della Corte Costituzionale.
Una nuova legge elettorale incostituzionale
La nuova legge elettorale, detta “Italicum”, consente ad una lista che al ballottaggio
raggiunga anche solo il 20-25% dei voti di ottenere alla Camera il 54% dei seggi.
Inoltre anche Il nuovo Parlamento sarà formato quasi tutto di nominati dai partiti
Un Senato che non abbatte i costi della politica
I senatori saranno “scelti” dai Consigli regionali, non dai cittadini. I risparmi del
nuovo Senato saranno irrisori. Se si voleva veramente risparmiare si poteva
eliminarlo del tutto, ridurre il numero dei deputati e le loro esose indennità.
I
senatori otterranno l’immunità parlamentare; perciò i sindaci ed i consiglieri
regionali che avranno problemi con la giustizia cercheranno di farsi nominare al
Senato.
E' una riforma conservatrice, una riforma che convaliderà il predominio dell’Esecutivo sul Parlamento, più di ora,
per soffocare il legittimo dibattito parlamentare.
Il bicameralismo non scompare
La riforma non abolisce il bicameralismo: continueremo ad avere una Camera e un
Senato che si rimpalleranno le leggi.
Son ben 22 le categorie di leggi che restano
bicamerali
La riforma prevede lo strapotere del Premier :
Il Premier avrà un potere incontrastato sul governo ed il Parlamento; un peso
esorbitante nella scelta del Presidente della Repubblica, dei membri della Corte
Costituzionale, del Consiglio Superiore della Magistratura, dei vertici Rai.
Verrà snaturato l’art. 1 della Costituzione… e non solo
Con un Presidente della Repubblica non più rappresentante dell’unità nazionale, ma
eletto con molto meno della maggioranza assoluta dei parlamentari, una Camera
formata da deputati quasi tutti nominati dai capi-partito ed un Senato composto
interamente di nominati, come potremo ancora dire che "la sovranità appartiene al
popolo" (art. 1 della Costituzione)?
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