Manfredonia. SVOLTASI nel pomeriggio – nell’Auditorium “C.Serricchio” di Palazzo dei Celestini – la manifestazione organizzata dall’associazione “Manfredonia Nuova” – guidata dal prof. Italo Magno – per “informare la popolazione sui gravi rischi che comporta l’insediamento del deposito Energas nel nostro territorio e far partecipare tutti, in maniera consapevole ed attiva, al voto referendario cittadino del 13 novembre prossimo“.
Presente l’ex giornalista Gianni Lannes.
“Io non sono depositario di una verità assoluta – ha detto Lannes a Stato Quotidiano – Purtroppo non mi sono potuto dedicare in precedenza alla ‘questione’ Energas, ma nei prossimi 30 giorni farò un’inchiesta in tal senso. Anche se io non sono nato qui, le mie radici partono da questo territorio”.
Presente l’ex giornalista Gianni Lannes.
“Io non sono depositario di una verità assoluta – ha detto Lannes a Stato Quotidiano – Purtroppo non mi sono potuto dedicare in precedenza alla ‘questione’ Energas, ma nei prossimi 30 giorni farò un’inchiesta in tal senso. Anche se io non sono nato qui, le mie radici partono da questo territorio”.
“L’Italia è un bel Paese ma privo di sovranità“, ha continuato Lannes. “Resto disponibile ad un incontro dialettico con Menale, Riccardi e chicchessia. Spenderò tutte le mie conoscenze affinché questo progetto venga bocciato definitivamente. C’è possibilità che mi rivolga alla Corte di Strasburgo per non aver considerato la vicina base militare di Amendola, l’adiacente zona protetta in ambito naturalistico. Mi chiedo – ha detto ancora Lannes – come si faccia a ripresentare un progetto del 1999 e a farlo accettare a tutti gli Enti? Probabilmente, per una struttura basata sul compromesso”.
“Questo territorio – ha terminato Lannes – è sempre stato svenduto per un piatto di lenticchie. Manfredonia non è il terzo mondo, nè la discarica dell’Italia (per l’inceneritore). In Croazia il turismo è una cosa seria non di certo come a Manfredonia”.
(A CURA DI FILIPPO LUPOLI, Manfredonia 29.10.2016)
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